28.03.2013 Tecnologia

Solar Cooling, il futuro è ibrido

Il Solar Cooling è una tecnologia particolarmente idonea ad integrarsi con altri sistemi di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili: questo è quanto sostiene la Roadmap delle Tecnologie per il riscaldamento e il raffrescamento solare recentemente pubblicata della International Energy Agency IEA .

In sostanza, applicare le tecnologie di riscaldamento e raffrescamento solare in soluzione combinata o integrata con altre fonti energetiche rinnovabili, potrebbe essere un modo per ottimizzare gli investimenti, soprattutto quando lo spazio a disposizione per raccogliere l’energia solare è fisicamente limitato, come nel caso dei pannelli disposti sui tetti delle abitazioni.

Un esempio di possibile integrazione di tecnologie Solar Heating and Cooling (SHC) è rappresentato da sistemi di tipo ibrido fotovoltaico/solare termico (photovoltaic/thermal hybrid solar technology – PV-T). I collettori PV-T sono visti come una tecnologia molto promettente, potenzialmente in grado di utilizzare l’energia solare in modo più efficiente dei sistemi tradizionali presi singolarmente, con il vantaggio aggiuntivo di evitare la competizione tra le fonti energetiche per lo sfruttamento della superficie disponibile sui tetti.

I collettori PV-T innanzi tutto convertono l’energia solare in energia elettrica attraverso i moduli fotovoltaici, e poi riutilizzano il calore in eccesso per riscaldare l’acqua. I collettori PV-T sono allo studio da alcuni anni, ma non hanno ancora raggiunto significative quote di mercato, tanto che la roadmap dell’IEA indica il 2020 come termine auspicabile per lo sviluppo di sistemi PV-T competitivi. Sempre secondo l’IEA, per raggiungere questo traguardo sarà necessario supportare le aziende produttrici di sistemi SHC e fotovoltaici, anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento di Università e centri di ricerca. Oltre a queste azioni di stimolo nei confronti delle aziende più innovative, la crescente competizione tra le fonti rinnovabili e la sempre più vasta diffusione delle applicazioni fotovoltaiche potrebbero rappresentare due fattori trainanti per lo sviluppo dei sistemi PV-T.

Sul fronte della ricerca, i maggiori sforzi per il miglioramento dei sistemi PV-T finora sono stati focalizzati sull’aumento dell’efficienza termica ed elettrica. Rimangono tuttavia numerose sfide aperte riguardo la riduzione delle perdite di calore, la protezione contro il surriscaldamento, l’integrazione tra i diversi dispositivi e l’abbattimento dei costi complessivi di produzione.

Tra i numerosi produttori che stanno cercando di sviluppare questi nuovi prodotti, si citano l’azienda britannica Newformenergy e la statunitense Power Panel, ma anche la tedesca Solarzentrum Allgäu, capofila di un progetto di ricerca che coinvolge, tra gli altri, anche il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE.

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