Terzo incontro di un ciclo di webinar promosso da CRIT per approfondire scenari ed applicazioni sull’uso dell’idrogeno per la transizione ecologica dell’industria e dei trasporti.
Dopo aver esplorato negli scorsi appuntamenti l’uso dell’idrogeno nei settori hard-to-abate e quello delle fuel cells nei settori della logistica e i trasporti, vedremo ora la teoria e gli scenari applicativi degli elettrocarburanti, noti anche come e-fuels. Si tratta di una classe di carburanti sintetici ottenuti combinando anidride carbonica catturata dall’atmosfera e idrogeno verde, cioè idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. In questo modo, i motori termici alimentati ad e-fuels rilasciano circa la stessa quantità di anidride carbonica che era usata nella sintesi dei carburanti, abbattendo significativamente l’impronta carbonica complessiva. Nonostante le potenzialità a livello ecologico, la tecnologia è ancora emergente e caratterizzata da costi elevatissimi e scarsa infrastruttura produttiva, composta da pochi impianti pilota in tutto il mondo.
Recentemente, gli e-fuels sono cresciuti in rilevanza e diventati argomento di attualità a causa dell’approvazione del regolamento Europeo che bandirà dal 2035 la vendita di auto con motori termici, con l’eccezione di quelle alimentate esclusivamente ad e-fuel. Prevedibilmente, questi carburanti attireranno perciò sempre più attenzioni ed investimenti, diventeranno sempre meno di nicchia. Fino a che punto potranno però davvero diffondersi e in quali ambiti applicativi? Ne parliamo con ENEA e il Politecnico di Milano.
La dottoressa Claudia Bassano, ricercatrice del dipartimento tecnologie energetiche e fonti rinnovabili (TERIN) dell’ENEA, offrirà una panoramica generale su cosa sono gli e-fuels e quali sono i loro metodi di produzione. Successivamente, il Prof. Matteo Romano, professore ordinario del gruppo sistemi di conversione dell’energia (GECOS) del Polimi, discuterà i requisiti per la sostenibilità ambientale ed economica degli e-fuels e presenterà i risultati di uno studio effettuato dal suo gruppo di ricerca in collaborazione con Innovhub ed Unem sulla fattibilità tecno-economica di un impianto di produzione di e-fuels in Italia.
