Il Global Manufacturing Competitiveness Index 2013, elaborato dal gruppo Deloitte, incorona la Cina come la nazione più competitiva del mondo in termini di produzione, e colloca rispettivamente al secondo e terzo posto la Germania e gli Stati Uniti, incalzati però dalle potenze emergenti di India e Brasile.
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro manifatturiero si colloca al 32° posto, mentre secondo la stessa rilevazione effettuata nel 2010 eravamo al 22°. Sulla performance negativa dell’Industria italiana, che dovrebbe far riflettere chi ancora si crogiola nel mito della “seconda manifattura d’Europa”, pesano le criticità su dimensioni quali la disponibilità di talenti, i costi energetici, le infrastrutture fisiche e logistiche e il costo dei materiali.
Una diagnosi dura, quindi, ma che non manca di indicazioni chiare dei fattori-chiave di competitività su cui puntare per ripartire. O almeno, questa è l’opinione dei 550 CEO e senior-executive di tutto il mondo intervistati da Deloitte, che hanno permesso di stilare la classifica.
Per scaricare il documento, cliccare sul link