05.03.2020 20 di Innovazione - Tramontana: la bussola dell’innovazione tra etica e competitività

20 di Innovazione – Tramontana: la bussola dell’innovazione tra etica e competitività

Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare

(Lucio Anneo Seneca)

Viviamo tempi esponenziali.

Tutti noi siamo entrati in questo nuovo decennio con la consapevolezza di vivere tempi esponenziali. Le tecnologie digitali vivono un cambiamento accelerato e sembrano sospingere con forza anche gli altri settori verso territori inesplorati. Tanto più il cambiamento è rapido, tanto più imprevedibile sarà il suo impatto: mai come oggi, immaginare il futuro attraverso una proiezione lineare del presente può comportare previsioni molto distanti dalla realtà. In questo contesto, per orientarsi al meglio occorre identificare e cercare di capire tutte le forze complesse coinvolte nel cambiamento: nuove tecnologie, dinamiche competitive, trend emergenti, segnali deboli, possibili scenari alternativi.

Anticipare il futuro per continuare a innovare.

Riuscire a passare dal concetto di previsione a quello di anticipazione (foresight) implica il fatto di essere strategicamente flessibili. Le aziende che vogliono distinguersi e introdurre sul mercato prodotti di successo devono essere capaci di variare rapidamente le priorità competitive, mantenendo un vasto insieme di opzioni strategiche e spostandosi rapidamente da un business all’altro. In altre parole, le aziende devono essere sempre più liquide e innovative, perché si trovano ad agire all’interno di un ecosistema aperto, dove la partita della competitività (e della sopravvivenza) si gioca sulla capacità di coltivare conoscenze e competenze, interfacciandosi con network di relazioni dinamici e in continua evoluzione.

Superare lo stallo tra etica e competitività.

Tra i numerosi cambiamenti a cui stiamo assistendo, forse il più eclatante è l’affacciarsi di nuova visione dell’economia di mercato. Nel corso del 2019 una serie di importanti movimenti e manifestazioni ha acceso i riflettori sulla necessità di affrontare grandi sfide come i cambiamenti climatici, le diseguaglianze sociali, l’instabilità geopolitica. Il risultato è stato un’onda di sensibilizzazione che ha coinvolto non solo l’opinione pubblica, ma anche le istituzioni e il mondo della finanza. È ancora presto per dire se il modello economico tradizionale sta cedendo il passo a favore di una nuova cultura di impresa e di un’economia più etica, incentrata sull’attenzione alla persona e all’ambiente. In ogni caso, per le imprese la sfida del decennio potrebbe tradursi nella necessità di integrare la sostenibilità all’interno dei valori aziendali e trasformarla in un vantaggio competitivo.

Una nuova bussola per innovare?

Le aziende del network CRIT da tempo si propongono di contribuire al dibattito sul rapporto tra etica e competitività, con un particolare attenzione al tema dell’uso di strumenti e metodologie innovative per misurare la sostenibilità delle imprese, attraverso indicatori di performance economica, ambientale e sociale. Quello che ci chiediamo oggi è: stiamo assistendo a un nuovo trend oppure a un vero e proprio cambio di paradigma? A questa domanda purtroppo non siamo ancora in grado di rispondere. Da bravi naviganti dell’innovazione sappiamo però che quando il polo nord si sposta è necessario aggiornare le bussole, se vogliamo mantenere l’orientamento e continuare a intercettare il vento a favore.

Bibliografia e spunti

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